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mercoledì 16 luglio 2008

MI VIENE IL VOMITO

Sto seguendo in diretta, un programma su antenna 3 lombardia, dal titolo "cani sciolti."
L'argomento è il seguente:
"Sanità: ai porci le mazzette, alla gente il ticket" (o qualcosa del genere)
Ci sono i soliti politici, che litigano tra loro e fanno spettacolo.
Tra un boccone e l'altro (stavo cenando prima che mi scappasse la fame) uno dei due, dice all'altro (che rappresentava la Lombardia):
"Ma stai zitto. Parlate proprio voi che avete la CLINICA DEGLI ORRORI!!"


ADESSO BASTA.

Al di là di quello che sta succedendo in questi giorni, dove si cerca tutti (ogniuno nel suo piccolo) di mantenere in vita e riaprire una struttura sanitaria, vogliamo dire una volta per tutte a questi s..... "ADESSO BASTA!!" ?

Mi sento davvero schifato di questo "appellativo" che ci hanno stampato in fronte.
Possibile che, nonostante la Magistratura abbia già fatto cadere le accuse di omicidio volontario, ci sia ancora gente che per mettersi in mostra dice ancora queste ca........e?

Facciamoci sentire.
Per la legge del silenzio assenso, vogliamo forse far credere a tutti che siamo davvero degli assassini??

Basta con la clinica degli orrori
Basta con la Santa Trita
Basta con la macelleria.

Negli ospedali (e a volte anche in casa o per strada) SI MUORE; che uno lo voglia o no.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

egregio signor x,vorrei esporre il mio punto di vista come operatore di questo settore, basandomi sui concetti espressi nel suo commento su questo blog.
fa male dirlo,ma questa purtroppo è l'italia, la i minuscola la uso di proposito, un paese che ormai ha perso di dignità e dove il senso di appartenenza è andato a farsi benedire.
quelli che lei vede sono dei personaggi di basso profilo,che corrono da una tv all'altra solo x visibilità e dei problemi veri di questo paese se ne sbattono.
questo è lo specchio reale della nostra società,una corsa folle all'arricchirsi da parte di speculatori e lucratori di ogni specie,che si tuffano a capofitto nelle falle di un sistema x speculare in ogni modo possibile e immaginabile.
ora è il momento di sanitopoli e gli aggettivi si sprecano pur di affibbiare un'etichetta a questo istituto piuttosto che a qualche altro personaggio coinvolto,e c'e' poco da vomitare visto che ormai sono decenni che questo paese si trascina avanti a fatica,un paese dove il disonesto l'ha sempre fatta franca,alla faccia delle nostre tasche e dove l'onesto fa sempre piu fatica ad esporsi x cercare di fare qualcosa di buono x paura di essere sbranato.
potrei andare avanti ancora x molto in questa mia riflessione, ma non mi basterebbe l'intero blog.
chiudo incitandola a non mollare, qualche persona onesta esiste ancora e bisogna sostenerla dandogli voce e fiducia,conservando nel cuore la speranza che qualcosa di costruttivo si possa ancora fare ,x ripartire piu forti di prima.

Cosimo Carbone

Anonimo ha detto...

gli spari sopra…………sono x noi......

Il volto umano dell’Istituto Clinico Santa Rita l’ho visto io davanti al Pronto Soccorso, guardando loro, donne e uomini che li ci lavorano.
Personale infermieristico, tecnico e medico, tutti con espressioni normali di gente normale come te che mi leggi.
Si facevano l’un l’altro con modalità o termini diversi le stesse domande……Perchè tutto questo?.....Cosa succederà……. Perché non ci fanno lavorare?.....Ma noi cosa centriamo?..... Leggevano i giornali che parlavano di loro.
Dimenticavo: qualcuno aveva chiuso l’ospedale da un giorno all’altro, un caso di grave malasanità, medici arrestati, anche personale amministrativo pare.
La televisione e i giornali per errore probabilmente si erano scordati che al’Istituto Clinico Santa Rita oltre ai quattordici indagati a vario titolo, c’erano 800 o 900 persone che li ci lavoravano normalmente.
(ah, il termine normalmente intende “con onestà, professionalità, amore per il proprio lavoro).
Avevano fatto un pacchetto unico, da 14 a 900 tutti uguali, un massacro.

La mamma dei cretini è sempre incinta
È l’unica logica che posso dare a questo massacro mediatico.

Sono qui da tre giorni. Ho una comoda sedia, mi riesce di vedere tutto meglio. Le maestranze (mi si conceda il termine) continuano ad avvicendarsi nel cambio dei turni, facce che nell’incrociarsi si domandano: novità?... si riapre?... i sindacati cosa dicono? (il capitolo sindacati lo riprendiamo in un altro momento, oltretutto mi pare pure tragico) ma ci pagheranno?... mi scade il mutuo…. La spesa….
Discorsi normali di gente normale con un’espressione normale come te che mi leggi.
Io sempre li sulla comoda sedia col tono del cittadino solidale, un caffè dopo l’altro ed una miriade di sigarette, ascolto e guardo sbigottito……..
Mi viene solo di pensare alla mamma dei cretini, quella li che è sempre incinta…..

Che ci azzecca direbbe un famoso politico che dalla Santa Rita ci è passato ma una parola non ha speso.

Quarto giorno. Faccio un cartello e lo appiccico al muro dove ce ne stanno altri. È la mia opinione, quella del cittadino comune, e mentre faccio ciò, vengo folgorato da Santa Rita, investo pochi euro, faccio una copia enorme di detto cartello e lo appiccico li dove si possa vedere bene.
Televisione e Stampa siete una schifosa vergogna, recita…
Lo hanno visto bene si i giornalisti, davvero....
Se la sono pure presa per quel cartello.

Fankulo, il massacro mediatico lo hanno fatto loro.

L’inquisizione non avrebbe potuto fare di peggio, e al loro confronto era una confraternita di pensionati dedita al gioco delle bocce. Vero altresì che gli inquisitori non avevano la mamma sempre incinta come i cretini.
È mai possibile mi chiedo che si possano dare tali notizie a caratteri cubitali, servizi televisivi prodighi di particolari, ma tutti dico tutti a senso unico? E poi, a detta di chi qua ci lavora, anche falsità, ma così grossolane da restare ancor più basiti.
Come si può bollare una struttura sanitaria in toto descrivendola con termini agghiaccianti senza distinguo alcuno per i 900 lavoratori che nella stessa svolgevano con coscienza il proprio lavoro.
Come si può.

Perché solo interviste a senso unico, sia in tv che sulla carta stampata e solo quelle a sfavore dell’Istituto Clinico Santa Rita?
Siamo in mano ad una manica di farabutti, perché io ero li quando si raccoglievano le interviste, ero presente, ed il tono era tutt’altro e non ne hanno pubblicata una dico una di quelle, cercavano solo ed esclusivamente lo scoop. E per lo scoop si sono presi le maledizioni delle maestranze tutte, maledizioni che li colpiranno e faranno male, e si ricorderanno di quanto schifosamente hanno fatto.
E colpiranno loro e i loro cari senza distinguo alcuno ed io lo so che tra loro ci sarà chi per un motivo o per un altro capiterà alla Santa Rita, impotenti verso il fato che qui li porta, sofferenti e impauriti perché la coscienza ce l’anno sporca, paura di essere riconosciuti dal personale, paura che qualche conoscente a cui hanno fatto torto, si preoccupi di avvisare la Santa Rita (c’è da voi “tizio” giornalista del………), paura di pagare fisicamente, di subire la violenza che comunque loro spetta e che la storia dice: ci sarà.
Sono a chiedermi se sti giornalisti della carta stampata e delle televisioni, che si sono occupati del caso, e che io osservavo qui alla Santa Rita, abbiano coscienza, capacità, e automia di cronaca.

La mamma dei cretini è sempre incinta, ecco cosa mi rispondo.

Squallidi burattini senza onore, senza palle, manovrati da qualcuno peggio di loro a cui nessuno chiederà conto.
Ma chi sono sti qua, chi sono……
Prima o poi ci verrà di sapere, ma sicuramente molto poi…

Cazzo, 900 persone normali, con facce normali come te che mi leggi.

Cazzo, mi hanno segato l’ospedale.

È un mondo difficile lo so, è vita intensa, è un futuro incerto, e mi viene il vomito, è piu forte di me……

Ho deciso, mi fermo qua davanti al pronto soccorso, faccio il presidio no stop. Rivoglio il mio ospedale.
Ci passo anche la notte qua, c’è sempre qualcuno, e parte del giorno, comincio a conoscere le persone che si soffermano nell’atrio all’aperto.
Sono anche contenti che un cittadino normale dall’espressione normale come te che mi leggi, si fermi qui e viva il loro disagio.
Per me sono tutti uguali, infermieri medici e personale generico faccio fatica a riconoscere i ruoli ma ci provo. Qualcuno si meraviglia pure e si chiede come mai io sia qua e il perché.
Rivoglio il mio ospedale dico, ho diritto a stare qua quanto ci state voi. Ho una sedia comoda a fianco dell’entrata del Pronto Soccorso, me ne sto seduto li e mi guardo attorno con un po di curiosità anche.
Sono sei giorni che sto sulla porta e comincio a chiacchere del più e del meno con loro, ci si conosce, ci si scambia opinioni sui fatti, ma si parla anche di altro.
Loro fanno i turni, vanno e vengono ad orari cadenzati ed hanno tutti un saluto o un sorriso passandomi accanto.

Mi sembrano brave persone ma la sedia non la mollo, ho letto sui tutti i quotidiani che sono tutti ladri qua all’Istituto Clinico Santa Rita, non vorrei me la rubassero.

E la mamma dei cretini? ….….Ma un papà ce l’avranno?

Non si hanno notizie di alcun genere sul futuro della struttura, io aspetto e d’altronde aspettano anche loro della Santa Rita.
Gente simpatica alla mano e pure i medici lo sono. Cade il retaggio del medico che non da confidenza a nessuno, personale infermieristico compreso. Mi sembra si conoscano da sempre tutti, e vale anche per me questo. Il caffè fa da traino le sigarette pure.
C’è Rita, non è santa malavora qua, vecchia conoscenza da un altro ospedale, medicava spesso mio figlio quand’era un ragazzino per i suoi traumi calcistici.
Ci siamo abbracciati. Imparo i nomi di qualcuno, poi sempre di piu.
Danila oggi mi ha detto: mi sento umiliata come persona e come lavoratrice. Me lo ha detto all’improvviso con espressione cupa e sono rimasto li come un cretino. L’ho sempre vista sorridere Danila.
E i giorni passano…………..
E io sto qua con loro……..

Non ho visto l’ameba: il sindacato.
Dov’è il sindacato…..

La vecchia storia si ripete, loro i lavoratori non hanno sul posto un referente che a mio avviso dovrebbe essere qua fisso dal primo infausto giorno, fisso sulla carraia, baluardo e certezza per chi lavora.
Lo so io dove sono, lo so io……… fanno politica, fanno politica in una situazione dove la politica non dovrebbe esserci. Spunteranno all’improvviso con rassicurazioni e varie come da prassi. Mah…

SONO SPUNTATI, SI FA UN ASSEMBLEA ed io che i capelli li ho grigi so gia cosa diranno…..
abbiamo colloquiato con la ASL….. colloquieremo con la nuova direzione amministrativa…… avete la nostra piu ampia solidarietà…… e d’un tratto nel bel mezzo di detta assemblea, la prima, dopo ben 15 giorni, spunta un assessore comunale.
Si presenta, sono tizio........., sono del PD.

FANKULO

Demagogia e solidarietà farlocca si dice qui da noi a Milano.


Gianluca Oss Pinter